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giovedì 29 dicembre 2011

AVORIO - MATTEO GAMBARO

Edito da: Historica edizioni nel 2009

La figura del vampiro è vecchia quanto il mondo: esseri succhiatori di sangue e, talvolta, di anime si possono incontrare, con le debite differenze antropologiche, nelle fiabe e nelle leggende di quasi ogni popolo. Anche in tempi più moderni questa affascinante creatura è tornata in auge; dapprima con l’immortale “Dracula” di Bram Stoker, in seguito con innumerevoli lavori cinematografici e, naturalmente, letterari. Negli ultimi anni poi si è notato un incremento notevole di questo particolare genere. A dire la verità, raramente questi lavori moderni mi hanno colpito, la sensazione è che ormai si è detto tutto quello che si doveva dire su questo “mostro”. (Nel mondo del cinema consiglierei comunque due film relativamente poco conosciuti: “Lasciami entrare” e “Daybreakers” di cui, poco ma sicuro, parlerò in futuro… altro che “Twilight”). Da un punto di vista letterario sono stato molto colpito dal lavoro di Matteo Gambaro: “Avorio”, davvero originale e ben scritto. Il libro si presenta come un’antologia di quattro racconti uniti tra loro dalla figura dell’agente speciale Carnielli, che ci guiderà alla conoscenza del mondo ideato da Gambaro. Sarà proprio lui a presentare la storia de “Il borgo”: il racconto con cui si apre la raccolta. Un affascinate spaccato gotico e surreale che vi catturerà per tutte le sue quaranta pagine, scritte in maniera magistrale. Carnielli apparirà anche negli altri tre racconti. “Aspettando il figlio”: Un piccolo gioiello di poche pagine, ma di tante emozioni. La toccante figura della madre in ansia per suo figlio è, forse, il personaggio meglio descritto di tutta l’antologia (di sicuro è il mio preferito). Vi assicuro che proverete un’immensa empatia per lei. “Avorio”: Il racconto che da il nome alla raccolta. È il più originale e frenetico (le prime pagine sono da cardiopalma). Molto diverso dai ritmi lenti delle prime due storie, ma ugualmente “gustoso”. Si conclude con “L’anello”: che funge, per l’appunto, da anello di congiunzione con le altre storie dando una maggiore coesione al tutto.
In definitiva, “Avorio” è stato proprio una bella sorpresa e una boccata di ossigeno (o un bel bicchiere di sangue fresco, se preferite) in questo mondo pieno di racconti di vampiri luccicanti e dai canini ormai logori.
Potete anche consultare l’ottimo sito dedicato al libro su questo link: http://www.lagunaweb.gdr.net/avorio/ . 
Da parte mia, consiglio l'acquisto.

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