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lunedì 6 febbraio 2012

22/11/63 - STEPHEN KING


Edito da: Sperling & Kupfen nel 2011

"se mai hai voluto cambiare veramente le cose, Jake, questa è la tua occasione: ferma Oswald quel 22 novembre 1963. Salverai Kennedy. Salverai suo fratello Bob, e Martin Luther King; bloccherai le rivolte razziali. E forse eviterai anche la guerra in Vietnam. 
Basta che passi per la -buca del coniglio-, sul retro della tavola calda. Non importa quante volte l'attraversi: uscirai sempre sul piazzale di una fabbrica tessile di Lisbon Falls, ore 11.58 del 9 settembre 1958. E non importa quanto a lungo resti in quel passato: al ritorno, nel tuo presente saranno trascorsi solo due minuti"

Un King davvero in forma ci catapulta nell'America a cavallo tra gli anni '50 e '60.
In questo libro (Fantascientifico?, Fantapolitico?, Fantastorico? Boh... Fantaequalcosa) si vede tutta destrezza e la fantasia dello scrittore del Maine (come se non si sapesse già).
Questo romanzo cattura il lettore, che trova  facile immedesimarsi nel protagonista: Jake Epping (alias George Amberson), invischiato, per sua volontà, in una lotta contro il passato, che non vuole essere cambiato e farà faticare sette camice il povero Epping.
King questa volta punta in alto: salvare Kennedy per rimediare ai tanti errori (orrori) dell'America. Ma, credeteci o no, non sarà la lotta di Jake/George contro Oswald la colonna portante del romanzo, piuttosto la vita del protagonista nei cinque anni di "attesa". 
La maggior parte del romanzo infatti, è composta dalla storia di Jake che tenta di farsi una nuova vita: conosce amici e nemici, trova lavoro e incontra la donna della sua vita (che cela il suo terribile passato), fino a sentirsi tentato di abbandonare i suoi progetti per poter rimanere li, "succeda quel che succeda". Centinaia di pagine estremamente descrittive, ma che non stancano (se ne vorrebbero il doppio) e personaggi mai banali né stereotipati (propri dello stile Kinghiano) fanno di questo romanzo, uno dei migliori dello scrittore. 
Persino il finale (punto debole del Re) è ben fatto e lascerà tutti i lettori col fiato sospeso fino all'ultima pagina. (Naturalmente non ho intenzione di rivelare niente, però vi assicuro che, fino alla fine, rimarrete con la "speranza"... di cosa non posso dirlo).
In conclusione, King sta vivendo una nuova giovinezza. Si era visto con "The dome"  e, a maggior ragione, con questo "22/11/63" che, non arriverà agli altissimi standard di IT (a proposito, nelle pagine del libro avrete una bella sorpresa) ma che entra prepotentemente nella Top five dei romanzi del Re del brivido. 
I lettori ringraziano.

Dallo stesso autore: JoylandLa leggenda del ventoNotte buia, niente stelleShiningColorado KidDoctor SleepL'acchiappasogni

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