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domenica 4 marzo 2012

FUMETTI CHE PASSIONE - FROM HELL

Tutti quanti conoscerete il bel film con Johnny Depp: From Hell - La vera storia di Jack lo squartatore. Beh, è stato tratto dall'omonima graphic novel disegnata da Eddie Campbell e scritta da Alan Moore (V per vendetta, Watchmen etc). Nonostante siano accomunate, le due opere viaggiano ad altezze differenti e, a farla da padrone, è certamente il fumetto.
Non c'è alcun dubbio che, dietro a questo From Hell, ci sia un certosino studio storico (infatti consiglierei, di documentarsi un po' su questo famoso serial killer del passato prima di iniziare la lettura, in caso contrario si rischia di perdere molto nella comprensione), ma questo aspetto passa in secondo piano rispetto alla grandiosità dell'opera. 
Ottimo il lavoro di Campbell, che ritrae una Londra vittoriana sporca e oscura che ricorda vagamente un girone dantesco (non a caso Dante e l'inferno sono nominati diverse volte. Già dal titolo, ad esempio). 
Ancora migliore la caratterizzazione dei personaggi ad opera di Moore. In pratica non si salva nessuno: i poveri del quartiere di Whitechapel sembrano ratti affamati che non si farebbero scrupoli a uccidere per pochi spiccioli, mentre i ricchi del West End sono folli eccitati e spaventati al tempo stesso dal potere di cui abusano. 
Persino i personaggi che dovrebbero essere positivi, sono circondati da un'aura malsana (come ad esempio l'ispettore Abberline, che dovrebbe incarnare l'eroe buono e coraggioso, ma che alla fine si inchina spaventato all'insabbiamento ad opera della Corona e la massoneria).
Grandissimi anche gli innumerevoli personaggi secondari e senza nome che contribuiscono a rendere orribilmente realistica la storia (dovessi campare cent'anni, non mi scorderò mai la vignetta dove un mitomane scrive una lettera indirizzata alla polizia dove fingendosi lo Squartatore mentre, con l'altra mano, si masturba).
Su tutti troneggia il buon (?) vecchio Jack, ossia il medico ufficiale della casa reale William Gull (non faccio spoiler. La cosa è chiara fin da subito), un massone visionario che ha il compito ti tappare la bocca alle povere prostitute che rischiano di distruggere la famiglia reale (qui invece non vado oltre, visto che lo spoiler ci sarebbe). Il personaggio risulta. fin dalle prime pagine, affascinante e terribile, come un serial killer dovrebbe essere (sopratutto terribile). 
In definitiva, i due autori giocano con uno degli argomenti che più fece scalpore nella Londra di fine 800 e dimostrano di conoscere bene le regole del gioco, incollando il lettore sulla poltrona, lasciandolo affascinato e, al tempo stesso, orripilato dalle crudissime immagini che ha tra le mani.
Consiglio questa graphic novel agli appassionati di thriller storici e a quelli di Moore. Chi considera i fumetti, tutti alla stregua di Topolino se ne stia alla larga. Non è una critica, è un consiglio che vi farà risparmiare soldi e un bel mal di stomaco.


Dall’inferno
Mr Lusk,
Vi mando metà del rene che ho tolto a una donna.
L’altra metà me la sono arrostita e mangiata.
Una vera bontà.
Vi potrei mandare pure il coltello con cui l’ho squartata,
basta che aspettate un pochettino.
Prendetemi se ci riuscite, mister Lusk
(secondo gli esperti, questo è il testo dell'unica lettera autentica di Jack lo squartatore).








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