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domenica 24 giugno 2012

OGGI SONO INCAZZATO NERO

Vi capita mai di svegliarvi e, senza alcun motivo specifico, sentirvi incazzati neri? A me spesso. 
Tante volte mi sembra quasi di non appartenere a questo mondo o, almeno, di non riuscire a comprenderlo. Giro sui blog, sui forum, guardo video leggendo i commenti sotto, incontro gente in giro e spesso l'unica cosa che riesco a pensare è: "questo mi sta sul cazzo!"

Ma chi è e cosa che mi sta sul cazzo? Semplice:

- Mi stanno sul cazzo i giornali e i telegiornali che dovrebbero essere seri e poi passano metà del tempo a parlare della farfalla tatuata sulla figa di Belen!
- Mi stanno sul cazzo i politici, che ormai non fanno neanche più finta di essere onesti e se ne sbattano allegramente dei propri elettori!
- Mi stanno sul cazzo gli elettori; che prima credono, poi protestano e infine tornano a credere come tante placide pecorelle!
- Mi stanno sul cazzo gli internauti che passano ore a insultarsi nei commenti ad articoli e blog, magari con una bella erezione tra le gambe, visto che questo è il loro unico modo per sentirsi uomini.
- Mi sta sul cazzo uno Stato che ti toglie la patente se superi il limite alcolico di 0,5 e poi, se ammazzi una famiglia andando a 130 Km/h in pieno centro cittadino, non ti da neanche un giorno di prigione.
- Mi stanno sul cazzo gli immigrati che vengono qui solo per rubare, uccidere, stuprare, gettando discredito sui tanti altri immigrati che si fanno un culo grosso come una casa per continuare a vivere qui.
- Mi stanno sul cazzo gli italiani che ce l'hanno con gli immigrati e poi si comportano anche peggio.
- Mi stanno sul cazzo tutti gli ideali e i movimenti politici; gran massa di cazzate. TUTTE!
- Mi sta sul cazzo l'imbarbarimento culturale che questo paese sta vivendo negli ultimi anni. Con i ragazzini che credono siano arte i libri di Moccia e la musica di merda dei reality della De Filippi. Per non parlare dei laureati con lode, che si lamentano che non trovano lavoro e poi non sanno scrivere tre righe di testo senza infilarci errori di grammatica.
-Mi sta sul cazzo MTV, che prima fa una pubblicità progresso sui malati di AIDS in Africa, per poi mostrare il solito programma con qualche puttanella riccona e viziata che deve fare la festa per i suoi sedici anni o quei ritardati del New Jersey!
- Mi sta sul cazzo chi, al calore umano, preferisce il calore freddo della moderna tecnologia. Una tecnologia nata per risolvere i nostri problemi e finita per renderci schiavi di un pulsante del mouse o di un touch screen!
- Mi stanno sul cazzo le troiette che afferrano contente le mutande autografate lanciate dal Corona di turno.
- Mi stanno sul cazzo i principi, cacciati giustamente dall'Italia e che poi tornano per cantare stronzate a San Remo e recitare nei cinepanettoni!
- Mi stanno sul cazzo i tanti vegetariani per moda, che pretendono di essere i sacri conoscitori dell'assoluta verità.
- Mi sta sul cazzo il Moige (Movimento Italiano Genitori) che censura i pochi programmi, cartoni animati e canzoni che non si inchinano al politicamente corretto. Tutto questo, mentre i loro piccoli e indifesi pargoli si ammazzano di seghe su internet.
- Mi sta sul cazzo il sesso moderno, diventato ormai una squallida barzelletta senza senso. Figlio di una filosofia decadentista che è riuscita a svilire l'atto umano più bello immaginabile.
- Mi sta sul cazzo la gente che dimentica, che non si informa, che se ne frega, che si limita a sperare senza fare assolutamente niente.
- Mi stanno sul cazzo quelli che: "Il calcio è l'unico sport!"
- Mi sta sul cazzo un uomo divorziato due volte, che si scopa le minorenni e poi riceve l'eucarestia.
- Mi sta sul cazzo la chiesa, che vede la pagliuzza nell'occhio dell'altro e non la trave nel proprio.


Troppe altre cose mi stanno sul cazzo, non riuscirei a scriverle tutte in un giorno. Un piccolo sfogo mi ci voleva.



sabato 23 giugno 2012

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (12) - L'INFERNO

L'INFERNO
Anno: 1911
Genere: Drammatico/Avventura
Provenienza: Italia
Regia: Giuseppe de Liguoro - Adolfo Padovan - Francesco Bertolini

Ma davvero devo raccontarvi la trama dell'inferno dantesco?

Una volta eravamo noi a produrre i kolossal!

101 anni fa, la Milano films (scomparsa casa cinematografica italiana) produsse questo lungometraggio di 68 minuti, all'improba spesa di centomila Lire. Fu un clamoroso successo internazionale (2 milioni di dollari in USA). Un successo meritato, considerando che questo film è uno dei più grandi spettacoli che voi possiate mai vedere.

Da un punto di vista tecnico, il film è sorprendente (se si pensa che ormai ha più di un secolo di vita): effetti speciali tuttora molto validi, scenografie sontuose, innumerevoli comparse (spesso nude... pensate che era il 1911... ci voleva molto coraggio a posare in quel modo).

Per la prima volta, non so proprio come continuare la recensione.
Questo film ha un'aurea magica, non saprei come altro descriverlo. Potrei scrivere per ore sulla pellicola, ma la verità è che scriverei soltanto insulse banalità. Tutto ciò che posso dirvi è di guardarlo attentamente. Osservate quello che eravamo capaci di fare all'epoca, poi datevi un'occhiata intorno... all'Italia attuale... e ponetevi delle domande.

FILM COMPLETO

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venerdì 15 giugno 2012

ARTISTI IN RETE (4) (CHI SPOPOLA NEL WWW) - CHESTER LEE RIDENS

Chi di noi si è scordato dei tempi della scuola? Quei magnifici e terribili anni in cui, essere anche solo leggermente diverso dalla massa o particolare, era uno scotto da pagare con prese per il culo (se andava bene) o con perfido bullismo (se andava male). Tra l'altro ora, da quello che so, le cose vanno anche peggio.

Ormai sono fuori da quel mondo (anche se non sono ancora entrato nella fase: "capelli bianchi, calvizia incipiente) ma me lo ricordo bene. Beh, tutti i ragazzi bistrattati, forse potranno trovare un po' di giovamento da Chester Lee Ridens; un omone di 44 anni, con vari handicap fisici e che si definisce: "L'uomo più brutto del web". Ridens ha pubblicato alcuni suoi video simpaticamente raccapriccianti su youtube. Neanche a dirlo, il successo è stato immediato (Più di 3 milioni di visualizzazioni in pochi giorni).

Effettivamente è abbastanza divertente guardare il suo faccione, ma spero che molti internauti si soffermino sul lato più profondo delle azioni di Chester.

"Sono brutto? Chi se ne frega. Ci scherzo su e trasformo il mio aspetto in un'arma". Infatti, neanche a dirlo, molte emittenti televisive internazionali lo hanno contattato, proponendogli anche di condurre programmi e talk show.
Fateci caso: mostrare dei nani, dei "mostri" (intesi come freaks in tutte le loro sfaccettature, non intendo assolutamente insultare nessuno) per esempio al circo, è considerato di cattivo gusto. Se la stessa identica cosa accade in un format televisivo, la cosa è OK.
(ogni riferimento a Maria De Filippi, Maurizio Costanzo e quella bravissima e saggia donna che mai e poi mai mi permetterei di offendere di Barbara D'Urso è chiaramente... ma lasciamo stare.)

Dal canto suo, Chester ha finora gentilmente declinato, adducendo come motivazione: "Ho messo i video in rete perché vorrei che tutti accettassero la faccia con cui sono nati e che si rispettassero di più".
Questo gli fa molto onore.

Il disonore spetta alle emittenti TV, che si accorgono che esiste altro oltre a pettorali scolpiti e bei culi, solo quando qualcuno compie azioni del genere. Non è cambiato niente dai freak show ottocenteschi. Si è solo passati da un tendone a uno schermo.

Mi auguro che Chester Lee Ridens rimanga sempre così: Duro e puro... e brutto! Simpaticamente brutto!


giovedì 14 giugno 2012

CONSIGLI SULLA PICCOLA EDITORIA 1

PREMESSA: Come ho già detto nel post precedente, in Italia si scrive tanto e si legge poco. Men che meno si leggono i lavori di autori sconosciuti e di piccole case editrici. Posso capirlo; la gente si fida solo dell'usato sicuro e preferisce Stephen King (che comunque è un grande) a un pinco pallino qualsiasi. La cosa divertente            è che molti di questi autori sconosciuti, pieni di giusta voglia di sfondare nel mondo dell'editoria, sono i primi a diffidare dei loro simili. Va bé, questa è un'altra storia e sto divagando. Torniamo a noi: ultimamente, ho deciso di acquistare solo libri di scrittori sconosciuti (in grandissima parte italiani) editi da piccole case editrici nazionali (sulla cui qualità, faccio delle ricerche preventive). Ultimamente, di libri ne ho acquistati molti, a un costo sorprendentemente basso tra l'altro. Nelle righe seguenti vi darò alcuni consigli su buoni libri (solo e unicamente buoni libri semi-sconosciuti) da acquistare.

La mia sarà soltanto una scarna recensione di poche righe, vi scriverò i link, dove potrete leggere di più.

Se il libro capitatomi nelle mani, sarà di basso livello non ne parlerò affatto. (La vita per un autore sconosciuto è già frustante di suo, senza che io vada a rigirare il coltello nella piaga).

ECCO A VOI LA PRIMA INFORNATA.

IL DOMATORE DI RAGNI - MAURICE BERAUDY: (GENERE - Giallo medievale, EDITORE: Comunication project, ANNO PUBBLICAZIONE - 2010, PAGINE - 446, VOTO - 8)

Se si parla di un giallo ambientato nel medioevo, dove delle persone muoiono a causa di un veleno, la mente corre subito a Umberto Eco. Béraudy (autore italo-francese) riesce a evitare molto bene il cliché e ci porta in un mondo (la Recanati del 1300, oggi un paese nella provincia di Macerata, nelle Marche) medievale molto ben costruito, grazie a un certosino lavoro di documentazione storica. La trama è avvincente e impedisce al lettore di distogliere lo sguardo dalle pagine. Il libro è molto curato e bello da vedere, anche se il lavoro di editing non è stato perfetto (piccoli refusi qua e la che però, non disturbano la lettura). I personaggi sono ben inquadrati e la loro psicologia è invidiabile (sopratutto se si pensa che è la prima opera di Béraudy). 
LINK AL LIBRO


LE 13 COSE - ALESSANDRO TURATI: (GENERE - Grottesco, EDITORE - Neo., ANNO PUBBLICAZIONE - 2012, PAGINE - 108, VOTO - 7,5)

Proprio all'inizio del libro, l'autore stesso ammette ironicamente che il seguente testo è privo di contenuti. Non è così; la storia di Alessio Valentino (protagonista) è folle, insensata, ridicola, estremamente grottesca, ma i contenuti ci sono eccome. Lo stile di Turati mi ha preso sin dalle prime righe. Una ventata di nuovo nello stantio panorama letterario italiano. Se amate l'assurdo, questo libro fa per voi. Anche il lavoro della casa editrice risulta buono e il libro è bello a vedersi. Sui personaggi e la loro "psicologia" ci sarebbe da scrivere un trattato, io vi consiglio di leggerlo per farvi un'idea.
LINK AL LIBRO

L'ULTIMA CONSEGNA - FILIPPO BERNARDESCHI: (GENERE - Racconti surreali, EDITORE - I sognatori, ANNO PUBBLICAZIONE - 2012, PAGINE - 112, VOTO - 7)

Premetto che non ho amato il genere dei racconti, ma lo stile c'è eccome. Bernardeschi (classe '86) la penna (leggasi tastiera) la sa reggere alla grande. E' uno di quegli autori che meriterebbero più spazio e, sono sicuro, che i suoi racconti (in bilico tra il surreale, il thriller e mille altri generi apparentemente discordanti) possano piacere a molti lettori. Il libro in sé (da un punto di vista stilistico) è senza infamia e senza lode, comunque bella l'immagine della copertina.
Delle storie fatte apposta per chi ama impegnarsi un po' nella lettura e, allo stesso tempo, lasciarsi trascinare.
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FERRO SETTE - FRANCESCO TROCCOLI: (GENERE - fantascienza, EDITORE - Armando Curcio Editore, ANNO PUBBLICAZIONE - 2012, PAGINE - 319, VOTO - 7,5)

Amate la fantascienza, in particolare Asimov? Apprezzerete questo "Ferro sette" del promettente Troccoli (A me ha ricordato vagamente il ciclo dell'impero dello stesso Asimov), già vincitori di altri concorsi su racconti fantascientifici. Molti colpi di scena, molte avventure su pianeti in guerra e ostili, proprio come la migliore tradizione fantascientifica vuole. 
Probabilmente il prossimo anno uscirà un seguito, in ogni caso il libro è autoconclusivo e si può leggere senza dover aspettare una seconda parte (che, in ogni caso, comprerò).
Il libro in sé non mi ha entusiasmato, ma quello che c'è dentro si. Una vera avventura di fantascienza, come non se ne vedeva da molto in Italia. 
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Ci vediamo a luglio per una nuova infornata.