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martedì 18 settembre 2012

BATTLE ROYALE - KOUSHUN TAKAMI

Edito (in Italia) da Mondadori nel 2009 - Uscito in Giappone nel 1999


Immaginate la filosofia di 1984 ambientata nella location de: Il signore delle mosche e condito con un tocco action-pulp americano.
In questo romanzo Takami non inventa nulla, ma ha la capacità e l'intelligenza di creare una storia di suspance tale da diventare l'autore più venduto nel paese del sol levante.
La storia è effettivamente allettante: Ogni anno, in un Giappone di stampo Orwelliano (Repubblica della grande Asia) una classe di terza media viene portata con l'inganno in un luogo isolato e, gli studenti, costretti a uccidersi tra loro,  finché non ne rimarrà uno solo (Highlander? ;) ). I ragazzi potranno tenere i loro effetti personali e avere una razione di acqua e viveri, più un'arma sorteggiata a caso (si va dai fucili d'assalto alle freccette da pub). In più dovranno indossare un collare che fornirà ai militari di guardia la possibilità di seguire sempre le loro mosse e controllare il battito cardiaco. Se qualcuno cercherà di ribellarsi o di scappare, il collare verrà fatto esplodere senza pensarci due volte.

L'autore ha il merito di riuscire a tessere bene la storia che vede una moltitudine di personaggi interagire tra loro (ci sono 42 studenti). Qualcuno si alleerà, altri combatteranno con gusto (affascinante, la bella e tremenda Mitsouko Souma), altri ancora si rifiuteranno di combattere e si lasceranno morire. Uno dei segreti del successo è proprio questo: tanta gente non è abituata (per fortuna) a leggere di uccisioni di ragazzini, meno che mai in un romanzo di fantasia. Quindi Takami è riuscito a toccare le corde morbose della gente attirata dalla novità. (Con questo non intendo dire che sia solo una sorta di speculazione commerciale sulla violenza gratuita. La storia vale il prezzo dell'acquisto).

La psicologia dei personaggi è molto ben descritta, alcune parti del romanzo sono un po' lente, ma questo fa parte dello stile giapponese (guardatevi un film "Made in Japan" e capirete cosa intendo). In Europa, sopratutto in Italia si è incominciato a parlare di questo Battle Royale soltanto dopo l'uscita del discreto film omonimo, ma ancora non ha avuto il successo che merita.

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