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sabato 6 ottobre 2012

IL POTERE DEL CANE - DON WISLOW

Edito in Italia da Einaudi nel 2009

Un libro potente. 
Non saprei in che altro modo definire questo lavoro di Wislow. La trama è da subito accattivante e attuale: la guerra messicana del narcotraffico.
Le pagine del libro si aprono nel 1997, a El Sauzal, dove una ricca e numerosa famiglia messicana è stata trucidata (neanche le donne e i bambini verranno risparmiati). Uno dei cadaveri è stato orribilmente mutilato e torturato. Qual'è la sua colpa? 
Wislow torna indietro di 22 anni, nel '75, e imbastisce una trama che è a metà tra una fiction e la vera storia del narcotraffico messicano. E' proprio qui che sta la potenza del libro; lo stesso autore ammetterà in un'intervista che circa il 90% delle vicende raccontate prendono spunto da veri fatti di cronaca (compresa la strage di El Sauzal che, vi assicuro, non sarà il fatto più sanguinoso e terribile).
I personaggi sono credibili, molto ben sfaccettati (sia nel bene che nel male) ed estremamente vari (La prostituta d'alto bordo Nora e il killer irlandese Callan sono tra i personaggi meglio costruiti in cui mi sia mai imbattuto). Persino il poliziotto della DEA (l'antidroga americana) Art Keller è (incredibilmente) credibile nella sua impossibile battaglia contro la famiglia Barrera. I lettori non possono fare a meno di capirlo, incoraggiarlo a proseguire nella sua crociata folle. Anche da questo si capisce un libro di qualità: quando la lotta del protagonista diventa la nostra lotta e i suoi timori sono condivisi anche da noi.
Discorso analogo si può fare per Adàn Barrera, nipote del boss Miguel Angel. Mentre le pagine del libro scorrono inflessibili, è impossibile non sperare in una sua conversione perché: "Dopotutto non è così cattivo come gli altri, tipo quel folle sanguinario di suo fratello Raul". Ma in un romanzo senza (quasi) speranza come questo le cose non saranno tanto facili.

Un libro da leggere assolutamente, anche se in alcune parti potrà muovervi ad autentico disgusto (non c'è fine   all'orrore umano) e che vi aiuterà ad aprire gli occhi sull'orrido potere della droga. Quanti morti sarebbero state risparmiate se, invece di sniffare della cazzo di polvere bianca, gli oziosi occidentali si facessero un paio di birre tra amici o, perché no, una bella e sana scopata.

Consigliatissimo e, mi raccomando, se vi chiedono di scegliere tra la Coca cola e la Pepsi state molto attenti a quello che rispondete. Non avete capito? Peggio per voi .

Dallo stesso autore: I re del mondoLe belveL'inverno di Frankie Machine

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