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giovedì 15 novembre 2012

LA LEGGENDA DEL VENTO - STEPHEN KING

Pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer nel 2012

Non propriamente un romanzo, ma una mini antologia di tre racconti scritti con lo stile delle scatole cinesi (uno dentro l'altro), questo libro di Stephen King l'ho praticamente divorato, arrivando a pagina 375 in meno di due giorni. 
Comprandolo ho avuto due impressioni (quasi folgorazioni, potremmo dire): la prima è che sarebbe stata una marchetta allucinante, la seconda è che non mi sarebbe piaciuto affatto. Potremmo dire che mi sono sbagliato a metà: perché "La leggenda del vento" E' UNA MARCHETTA ALLUCINANTE, ma l'ho adorato dalla prima all'ultima pagina.

Lo scrittore del Maine ritorna sulla sua lunghissima ed epica creatura a metà tra il western e il fantasy, quella della Torre Nera, infilando questa storia tra il quarto e il quinto libro della serie. 
La leggenda del vento non toglie né aggiunge nulla alla saga, ma racconta qualcosa sulla giovinezza di Roland Deschain, il pistolero protagonista assoluto della saga stessa. A pensarci bene è un po' quello che fece nel libro: "La sfera del buio", con risultati simili (nel bene e nel male... ma ci arriveremo più tardi) a quest'ultima fatica.
Ma andiamo con ordine:

Il libro si apre con il Ka-tet (il gruppo scelto dal destino... per dirla in maniera mostruosamente semplificata) di Roland, alle prese con una terribile tormenta chiamata Starkblast in grado di distruggere ogni essere vivente in pochi attimi. I poveretti trovano rifugio nell'unica casa di pietra di un villaggio abbandonato e per passare il tempo, Roland racconta al gruppo due storie (con lo stile delle scatole cinesi, come già detto).
Senza spoilerare (e non è facile): La prima narra la storia del giovane pistolero Roland, inviato dal padre in un lontano villaggio prima a scoprirne l'identità e poi a uccidere uno Skin-man (un uomo che riesce a trasformarsi in qualsiasi animale selvaggio) che terrorizza la popolazione locale.
La seconda, narrata dal giovane Roland della prima storia a un bambino testimone di un attacco dello skin-man, racconta le vicende di Tim Strongheart, un ragazzo di undici anni costretto ad attraversare un'intricata e pericolosa foresta per aiutare la madre. 

La prima storia scorre bene e il mistero riesce a prendere abbastanza il lettore. Come sempre la penna di King (e la traduzione di Dobner) risulta efficace. Il vero capolavoro è rappresentato però dalla seconda storia: in queste poco più di cento pagine lo scrittore statunitense ci ricorda il perché del suo successo incredibile. A pensarci bene la storia non è originalissima per un fantasy, ma staccare gli occhi dalle pagine risulta un'impresa al limite dell'impossibile (e considerate che il fantasy non è per nulla il mio genere preferito).

Cosa dire di questo libro nella sua interezza? Beh, che è proprio un bel libro. ma cosa c'entra la Torre nera? King avrebbe dovuto avere il coraggio di pubblicare un gran bel lavoro fantasy senza dover scomodare Roland e compagni (proprio le stesse critiche fatte da molti per quanto riguarda "La sfera del buio") visto che qui la Torre nera non c'entra assolutamente nulla. Anche in questo caso si è ulteriormente allungata una saga già di per sé infinita.
In ogni caso anche i non fan della Torre possono leggere e apprezzare "La leggenda del vento", anche se con qualche piccola difficoltà.

Dallo stesso autore: Joyland22/11/63Notte buia, niente stelleShiningColorado KidDoctor SleepL'acchiappasogni

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