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venerdì 21 dicembre 2012

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (22) - LA PARTE DEGLI ANGELI

LA PARTE DEGLI ANGELI
Anno - 2012
Genere - Drammatico/commedia
Provenienza - GB/Francia
Regia - Ken Loach

Un gruppetto di piccoli delinquenti di Glasgow viene condannato a fare delle ore di servizi sociali. Faranno amicizia col loro supervisore Rhino (William Ruane) che li inizia alla passione per il whisky scozzese. Quattro del gruppo, tra cui Robbie (Paul Brannigan) ragazzo padre, decidono di mettere a segno un colpo audace: rubare una botte che contiene del rarissimo whisky dal valore inestimabile.

Solo apparente disimpegnato, questo film di Ken Loach colpisce nel segno. La storia vuole essere una commedia ma, a parte i primissimi minuti dove si vede come i protagonisti siano riusciti a mettersi nei guai (divertentissima la scena del treno), il film si getta a piene mani nel dramma di una generazione dalla vita molto difficile e dagli sbocchi incerti. Il protagonista Robbie, aspetta un figlio dalla sua compagna e vorrebbe dare al suo piccolo un'infanzia migliore di quella che ha avuto lui, capisce però che le cose non saranno così semplici: "Con questa faccia piena di cicatrici non solo non riesco ad arrivare a un lavoro. Non riesco ad arrivare a un colloquio di lavoro." dirà furente al suo nuovo mentore Rhino. In più una vecchia faida familiare lo fa sprofondare sempre di più in una vita gretta e inutile, tanto da fargli desiderare di abbandonare compagna e figlio per dare a loro la possibilità di una vita tranquilla.
La parte più smaccatamente comica (ma anche di tensione) avverrà nel secondo tempo, con i ragazzi intenti a escogitare un modo per fare soldi. La possibile riscossa avverrà proprio grazie a una sostanza che a volte (ma non sempre... vediamo di non fare i moralisti) contribuisce a sprofondare ancora di più i poveretti nella melma: l'alcool. 
Il quartetto dei ragazzi è ben descritto e assortito; oltre Robbie spunta Albert (Gary Maitland) simpatico rincoglionito che veicola  le parti più divertenti. Da antologia la scena in cui gli altri gli fanno credere che la Monna Lisa e Albert Einstein sono fratelli, o quella dove esclama: "Che cazzo è quella roba?" e quando gli fanno notale che -quella roba- è il famoso castello di Edimburgo, risponde perplesso: "Perché cazzo l'hanno costruito lassù?".  . 
Può sembrare una comicità sempliciotta, ma non è così. Nel film funziona alla grande e fa perfettamente da contraltare a una prima parte più lenta e seriosa, rendendo la pellicola perfetta per ridere ma che fa anche riflettere.

Ken Loach descrive un'umanità che, nonostante tutto, preferisce non abbandonare una speranza di rivalsa. Dove gli ultimi possono arrivare primi senza che nessuno se lo possa aspettare: "Dai, facciamolo (il colpo). Siamo dei morti di fame, chi sospetterà mai di noi?" dice la ladruncola Mo (Jasmin Riggins). Non ha tutti i torti: chi mai si aspetterebbe che loro possano gabbare i primi della società, quelli che si possono permettere di sborsare più di un milione di sterline per qualche bottiglia di whisky.
Il colpo riuscirà? Ci saranno problemi? Questo dovreste scoprirlo voi andando al cinema a vederlo. ah già, probabilmente non ci riuscirete visto che il film è uscito in quattro sale in croce, come ho già spiegato qui.  Beh, io ho avuto fortuna è ho trovato in piccolo cinema che lo dava. Vi auguro la stessa fortuna, perché il film merita davvero tanto.

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