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giovedì 21 febbraio 2013

LA CASA DELLA SETA - ROSE TREMAIN

Edito in Italia da Tropea nel 2011

Mi cospargo il capo di cenere e ammetto, con molta vergogna, che sono arrivato appena a metà del romanzo di Rose Tremain. Ho provato a finirlo (eccome se c'ho provato), ma ho trovato questo lavoro così tanto indigesto da essermi fermato a pagina 156, dopo ben tre settimane di estenuanti tentativi. (considerate che normalmente leggo dai tre ai cinque libri al mese).
Ovvio che non posso recensire adeguatamente quest'opera. Allora perché lo sto facendo? Beh, perché mi piacerebbe che qualcuno che abbia letto il libro fino alla fine, mi dia le sue impressioni. Ho letto numerose critiche, e molte di esse parlano molto bene di questo lavoro. Giuro che non riesco a capire il perché.

Diciamo subito che "La casa della seta" è (o dovrebbe essere) un thriller. Non so voi, ma io, a un thriller, posso perdonare tutto fuorché la noia. Ed è questo il primo aggettivo che mi viene in mente quando penso a questo libro: noioso.
Aspetto che qualcuno mi dica che ho torto e mi spieghi il perché.

Comunque, le prime 156 pagine parlano pressapoco di questo: un antiquario londinese di mezza età (con una passione per i ragazzotti di bell'aspetto) vede che gli affari vanno male e decide di andare a trovare la sua sorella lesbica di mezza età, che vive con la sua anima gemella (altra lesbica di mezza età che fa la pittrice) nella campagna della Francia meridionale. Tutti quanti si ritrovano e si divertono a curare i giardini e robe del genere (l'antiquario e la compagna della sorella, non si apprezzano più di tanto, ma va bé). A un certo punto, l'antiquario si rende conto che Londra gli fa schifo (concordo) e decide di sbaraccare il suo negozio di antiquariato per comprare una villa nella dolce campagna francese (la pittrice non approva. Lei vorrebbe che lui si levasse dalle palle e tornasse nella perfida Albione, mentre la sorella è abbastanza soddisfatta della cosa).
Nel frattempo un vecchio grezzotto francese vuole vendere la vecchia casa colonica di famiglia, dal passato glorioso ma ridotta a un macello. La sorella di lui, che vive poco lontano, si incazza parecchio. Anche perché, in passato, l'uomo è stato piuttosto stronzo con lei.

FINE!!! 156 pagine per dire solo questo! Dei vecchi che litigano!

Vi assicuro che nella prima metà non è presente neanche un minimo di pathos. Forse le cose nella seconda parte migliorano, non lo so, comunque sconsiglio in maniera assoluta di comprare questo libro.
Come già detto, chi non concorda con me, mi scriva pure.

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