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venerdì 17 maggio 2013

CONSIGLI SULLA PICCOLA EDITORIA 10 - (MAGGIO)

Buongiorno a tutti, cari lettori.
Il mese scorso avevo detto che in ogni numero di questa rubrica avrei parlato di due dei dieci racconti vincitori del concorso Corpi freddi. Come è mio solito, sono costretto a modificare i miei piani e, solo per questa volta, parlarvi di un unico racconto. Questo perché lavori vincitori non sono dieci, ma bensì undici. Eh sì, c'era stato un pari-merito e io non me ne ero accorto (non me ne ricordavo?). In poche parole oggi parlerò soltanto del racconto classificatosi undicesimo. Ma prima gli altri due (ottimi) libri del mese.

IL 36° GIUSTO - CLAUDIO VERGNANI (GENERE - Horror, EDITORE - Gargoyle, ANNO - 2010, PAGINE - 528, VOTO - 8)

N.B. - Se non avete letto il primo libro, non leggete questa recensione. CONTIENE SPOILER!

Seconda fatica dell'ottimo Vergnani e sequel del sorprendente: Il 18° vampiro, che tanto mi aveva colpito il mese scorso. Ritornano i nostri (anti)eroi preferiti: Claudio, Vergy, ma anche Gabriele. In più altri personaggi, ma di questo parleremo dopo. Tornano anche i temibili e sporchi vampiri Vergnaniani, qui ridotti in una maniera persino peggiore del primo volume. Se ne Il 18° vampiro le similitudini con i succhiasangue tradizionali erano poche, qui si fanno praticamente nulle. Non c'è più un briciolo di umanità in questi esseri marci (in tutti i sensi) e crudeli all'inverosimile. Qui poi, rimangono soltanto le fasce più deboli dell'"armata vampirica" che stava distruggendo Modena e il mondo intero, alla fine del primo libro. Ed è proprio di queste "fasce deboli" (le virgolette sono d'obbligo) che si occupano i nostri eroi, questa volta non più come liberi professionisti, ma come sottoposti del misterioso datore di lavoro, Paride, un ammazzavampiri la cui psicologia non viene mai troppo svelata dall'autore (ma tutto lascia supporre che lo sarà nell'ultimo libro della trilogia). Il nuovo (vecchio) lavoro della coppia Claudio-Vergy (Gabriele, che ha fatto fortuna, si unirà a loro solo in seguito) sarà il viatico adatto alle solite battute scatologiche e riuscitissime di Vergy (ma su Vergy il discorso da fare sarebbe molto più complesso, visto che è anche il personaggio capace di instaurare profondi discorsi filosofici e sociologici mai scontati )e al profondo pessimismo cosmico di Claudio (altro personaggio molto ben costruito), nello sfondo il solito gotico sanguinolento e rivoltante (in senso buono). Più una serie di quattro novelle che un romanzo vero e proprio, questo "36° giusto" si legge che è un piacere (a patto che siate avvezzi a horror e frattaglie) e funge da viatico per la terza e ultima parte che spero di leggere a breve. 
Signori e signore è nato un signor scrittore dell'orrore, un uomo che non ha paura di inserire personaggi che vanno ben oltre l'umana decenza, comportamenti davvero tanto deviati e scene di un'epicità scatologia più unica che rara (la battaglia durante la dissenteria è qualcosa che non si scorda). I miei più vivi complimenti a Claudio Vergnani.

PS - un paio di cose che mi hanno lasciato perplesso: 1)come diavolo è possibile che in un libro del genere ci siano così tanti refusi? Il correttore di bozze aveva la varicella? 2)A mio avviso c'è un errore di fondo nei vampiri di questo secondo libro. Mentre nel primo i vampiri passavano il giorno in uno stato simile al coma, qua sono piuttosto rincoglioniti, ma abbastanza arzilli da ammazzare qualcuno (scena finale della villa in montagna). Viceversa, di notte sembrano leggermente meno potenti rispetto al 18° vampiro, ma quest'ultima potrebbe essere solo una mia impressione. 3) Ma si può sapere con chi vive adesso Elisabetta? Con il ragazzino o con l'ex amico di Vergy?

Dallo stesso autore: Il 18° vampiro


FAME - SERGIO ORICCI (GENERE - Horror/Surreale, EDITORE - I sognatori, ANNO - 2013, PAGINE - 113, VOTO - 8,5)

Sergio Oricci ha una particolarità che apprezzo molto in uno scrittore: sa dire molte cose in poche pagine, e sa farlo senza che la storia ne risenta. Con questo prequel di Gioie e sapori, Oricci ci riporta nel suo mondo, quello di Boccamare di sotto, ma prima che si chiamasse così. Parecchi misteri celati in Gioie e sapori vengono finalmente svelati e si scoprono più cose su Corrado, il bizzarro (malvagio?) protagonista dei due libri, sulla dinastia dei Pratt e sulla maledizione che sembra aleggiare in quel piccolo innocuo paesino di provincia. Ottima l'atmosfera da favola nera che cela un'anima marcia e malvagia dietro a una patina dolce e appetitosa. In più sembra che la storia abbia ancora altro da regalarci, non mi stupirei se ne uscisse fuori una trilogia. Che altro dire; oltre a Vergnani, un altro ottimo interprete dell'horror di casa nostra. Non chiedetemi chi dei due sia il più bravo, non saprei rispondere. Entrambi riescono a toccare le corde più intime del lettore, ma nel farlo utilizzano due stili completamente diversi. 
Confrontarli non è inutile, è stupido.
Consigliatissimo sia a chi volesse completare il discorso iniziato con Gioie e sapori, sia chi volesse immergersi anima e corpo in una toccante favola nera.

Dallo stesso autore: Gioie e sapori


BODY - AFRA TRESOLDI (GENERE - Fantascienza/Horror, EDITORE - Chichili agency, ANNO - 2013, PAGINE - 20, VOTO - 7)

Al terzo racconto letto (quarto se conto il mio), posso incominciare a dire che questo concorso letterario, bandito dal blog noir corpifreddi, abbia tirato fuori un buon numero di ottimi narratori. Questo racconto distopico/apocalittico non fa eccezione. In poche pagine, Afra (pseudonimo?) descrive bene un futuro non solo possibile ma, fatemelo dire, piuttosto probabile dove l'umanità vive per lavorare (il fatto che il lavoro venga svolto quasi interamente su computer non fa che dilatare all'infinito i "turni"). L'unico svago che sembra concedersi la maggior parte della gente è composto da modernissimi ritocchi estetici offerti a basso prezzo dalla Body, una multinazionale diventata in breve tempo potentissima. Qualunque appassionato di horror saprà bene che in un mondo così presto qualcosa di brutto accadrà, e infatti è proprio quello che succede. Ottima la prima parte, un po' meno la seconda (un tantino troppo scontata, a mio avviso), dove però alcune scene decisamente macabre colpiscono nel segno. 
Consiglio i lettori di comprare l'intera collezione ebook di questo concorso. Dopotutto si tratta di 11 storie che, sommate insieme, hanno il prezzo di un normale libro.




domenica 12 maggio 2013

ARTISTI IN RETE (5) CHI SPOPOLA NEL WWW - RAPPER DA TUBO

Piccola classifica di assurdi rapper fuoriusciti dalla rete e approdati negli schermi di casa nostra attraverso youtube. Non pretendo di essere originale (visto che questi personaggi ormai sono conosciuti da anni, come il buon Trucebaldazzi del quale ho già parlato). Voglio solo mostrare un po' di video che mi tirano su, quando sono davvero tanto giù.

5° POSIZIONE

SIMONCINO - MENTE MALATA
Ora, non voglio fare facili battute sul fisico di questo ragazzo (sarebbe inutile e stupido), che tra l'altro non è neanche malaccio come voce e metrica. Voglio solo rimarcare l'assurdità e l'involontaria ironia dei video gangsta rap... perfettamente riassunti da questa frase che ormai ho scolpita nel cuore: So Simoncino e guai a chi me tocca/ E se tu ce provi io te sparo in bocca/ So sempre pieno, pieno de sorca/ Glielo metto in bocca e lei me lo lecca.
Non escludo di tatuarmela da qualche parte, prima o poi ;).



4° POSIZIONE

METAL CARTER - PAGLIACCIO DI GHIACCIO
Si resta sempre nei pressi di Roma (vera fucina di "artisti", come vedremo anche in seguito), con Metal Carter, autore di un video delirante e un testo ancor più folle, neanche cantato troppo male (è giusto dirlo). Guardo, ascolto e penso che la linea di demarcazione tra genialità e follia è davvero troppo sottile. 
Da segnalare assolutamente l'inizio: Stupro mia nonna dentro un bosco/ le metto nella vagina un poster di Vasco/in questo posto, perdo il controllo/Sono Max Pezzali con un teschio sul collo/ e non ti mollo.

3° POSIZIONE

LIL ANGEL$ FEAT GIOKER & BEN-J) - ESTATE
Il video che più di qualunque altro rischia di portare Forza Nuova al governo e la prova vivente che non tutti i neri hanno la musica nel sangue (non so cosa abbiano questi qua, ma di sicuro non è la musica). Un cane ululante sarebbe più facile da ascoltare, ma il testo insensato e la metrica assente lo rendono una chicca irresistibile per ogni cercatore di trash.
Esempio di metrica: Non sto a casa, cazzo, a guardarmi la TV/ Esco fuori, spacco tutto poi torno e tu/ non capisci più un cazzo perché ti sei fermato a guardare un miraggio/ La strada è lunga e più dura se la guardo dal basso.

2° POSIZIONE

TRUCE BALDAZZI - LA MIA EX RAGAZZA
Il mito assoluto! La prova vivente che l'hip hop è ancora vivo e vitale. Grandissima canzone e grandissima prova attoriale per il buon Baldazzi, che fa capire agli internauti (e sopratutto alle internaute) che con lui non conviene scherzare. Respect!
Da sottolineare: Voglio farmi delle troie/ non me ne frega un cazzo dell'amore e del sentimento/ Voglio fare tutto a pagamento/ Godermi una troia (...) AL POSTO DEL SENTIMENTO CI METTO IL PAGAMENTO!!!

1° POSIZIONE

FORCED FEAT NIKO - TRE METRI SOPRA IL CIELO
Una canzone che riesce a superare persino Trucebaldazzi è una canzone che va oltre il normale concetto di bene o male. qualcosa di incredibile, qualcosa di (fatemelo dire) epico. Un inno all'amore e al discutibile romanzo di Moccia, qui reso ancora più smielato e insopportabile.
NB: Se trovate la prima parte fetida e inascoltabile... cercate di resistere e continuate la visione. La seconda parte è mostruosamente (incredibilmente?) peggiore. Un must assoluto, come è assoluta la laidezza della tipa nella seconda parte del video (quella con lo smascellatore folle)
Da sottolineare: Ormai ho capito che siamo fatti apposta per restare/Ho capito che tu mi dai felicità/ e mi fai stare bene/voglio che tu sia sempre mia/perché tu sei tutto me. <3 <3 <3

GRAN PREMIO DELLA CRITICA

SCHIACCIO FAGIANI
Non sarà rap, ma resta la canzone più bella della storia. Poesia pura, che prima o poi verrà codificata e imitata!!!

martedì 7 maggio 2013

MONOLOGHI ECCELLENTI (2) - GIULIO ANDREOTTI - IL DIVO

Monologo superbo preso dal film "Il divo", incredibile film diretto da un Paolo Sorrentino in ottima forma e
interpretato da un Toni Servillo molto più che impeccabile. Credo che questa "confessione immaginaria all'amata sposa, Livia" possa essere considerata come uno dei momenti più alti del nostro cinema. Piaccia o meno, Giulio Andreotti è stato uno degli uomini più importanti del novecento italiano e, nonostante le orribili vicende che l'hanno accompagnato... anzi, forse proprio per questo,  la sua storia non dovrà mai essere dimenticata.

















Livia, sono gli occhi tuoi pieni che mi hanno folgorato un pomeriggio andato, al cimitero del Verano. Si passeggiava. Io scelsi quel posto singolare per chiederti in sposa. Ti ricordi? Sì, lo so, ti ricordi. Gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sapevano, non sanno e non sapranno, non hanno idea. Non hanno idea delle malefatte che il potere deve commettere per assicurare il benessere e lo sviluppo del paese. Per troppi anni il potere sono stato io. La mostruosa, inconfessabile contraddizione: Perpetuare il male per garantire il bene. La contraddizione mostruosa che fa di me un uomo cinico e indecifrabile anche per te, gli occhi tuoi pieni e puliti e incantati non sanno la responsabilità. La responsabilità diretta o indiretta per tutte le stragi avvenute in Italia dal 1969 al 1984, e che hanno avuto per la precisione 236 morti e 817 feriti. A tutti i familiari delle vittime io dico: Sì, confesso. Confesso: è stata anche per colpa mia! Per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa! Questo dico, anche se non serve. Lo stragismo per destabilizzare il paese, provocare terrore, per isolare le parti politiche estreme e rafforzare i partiti di centro come la Democrazia Cristiana l'hanno definita "Strategia della tensione", sarebbe più corretto dire "Strategia della sopravvivenza". Roberto, Michele, Giorgio, Carlo Alberto, Giovanni, Mino, il caro Aldo, per vocazione o per necessità ma tutti irriducibili amanti della verità. Tutte bombe pronte a esplodere che sono state disinnescate col silenzio finale. Tutti a pensare che la verità sia una cosa giusta, e invece è la fine del mondo, e noi non possiamo consentire la fine del mondo in nome di una cosa giusta! Abbiamo un mandato, noi! Un mandato divino! Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il male per avere il bene! Questo Dio lo sa, e lo so anch'io.

SPICCARE IL BALZO NELL'EDITORIA ITALIANA. POSSIBILE?

Quasi un anno fa, più precisamente il 30 maggio 2012, recensii un ebook gratuito scritto da Aldo Moscatelli, fondatore di un'ottima casa editrice pugliese:I sognatori.
 L'ebook, dal curioso titolo: "Le invio un manoscritto, attendo contratto", non era altro che una lucida e tragicomica sfuriata verso i problemi che il mondo dell'editoria (sopratutto della piccola editoria) ha ormai da troppo tempo.
Vi rimando al link della recensione se volete saperne di più in merito e vi consiglio sopratutto di scaricare l'ebook in questione (trovate il link nella recensione), perché è davvero interessante.
Come mai sto qui a parlare di una recensione scritta quasi un anno fa? Beh, sopratutto perché in un anno sono cambiate molte cose, ma non i problemi che affliggono l'editoria italiana. In un momento storico in cui persino le major fanno fatica, le piccole e medie case editrici boccheggiano in attesa di tempi migliori e spesso sono costrette a chiudere i battenti. In un momento come questo, o si rimane immobili e si viene schiacciati, o si prova a inventare qualcosa e si tenta il classico balzo verso l'alto. Un balzo difficile, ma forse ancora possibile. Ed è qui che entra in scena Aldo.
Lui a chiudere o a boccheggiare non ci sta, e ha ideato un modo per tentare la scalata e ritagliarsi uno spazio maggiore nel complicato (grottesco?) mondo editoriale italiano. 
Una factory editoriale.
E che diavolo è una factory editoriale?
Si tratta di un fortunato (spero e credo) incrocio tra una casa editrice tradizionale e una scuola di scrittura e un'associazione di autori. Per dirla in parole semplici: L'UNIONE FA LA FORZA! 
Dal 27 aprile al 27 maggio sono aperte le iscrizioni per tentare di entrare a far parte stabilmente della vita e delle vicissitudini della casa editrice, aiutando gli altri autori e ricevendo aiuto dagli altri, sia da un punto di vista tecnico (trame, stili di scrittura ecc...), sia da un punto di vista logistico e più pragmatico (presentazioni, vendite ecc...).  Per entrare a far parte di questa nuova realtà editoriale dovrete mandare alcuni vostri lavori (non più di 40.000 battute, spazi inclusi) e attendere la risposta di Moscatelli. 
Per informazioni più dettagliate, leggere attentamente qui.
Io posso dire con un certo orgoglio di essere già dentro alla factory, grazie al mio racconto: "Un posto sporco, illuminato male" pubblicato nell'antologia: "Il cerchio capovolto Vol. 3", ovviamente targata "Sognatori".

Che altro dire... vi auguro un sincero in bocca al lupo e vi consiglio di prendere questo treno, o almeno tentare. Sappiamo tutti che spesso i treni italiani sono scomodi e lenti, ma l'eccezione che conferma la regola si trova sempre, basta avere la fortuna e la tenacia di trovarla.