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mercoledì 19 giugno 2013

GRANDI FILM SOTTOVALUTATI (29) - THE ABCs OF DEATH

THE ABCs OF DEATH
Anno: 2012
Genere: svariati episodi di svariato genere
Provenienza: Svariati paesi
Regia: Autori vari

DAI CREDITS INIZIALI: Il seguente film è stato creato da 26 registi di tutto il mondo. Ad ogni regista è stata data una lettera dell'alfabeto inglese e gli è stato chiesto di scegliere una parola. Hanno poi creato un corto sulla morte, collegata alla parola scelta. Hanno avuto libertà assoluta sul contenuto delle loro parti.

Un bel giorno il neozelandese Ant Timposn (già creatore di originali film festivals) uscì fuori con l'idea di creare un film a episodi dando ai registi totale libertà (con soli due paletti: durata ridotta all'osso e il fatto che il corto dovesse riguardare la morte) e un budget di 5000 dollari a testa. I 26 film riportati compongono un mosaico interessantissimo di diverse visioni, tecniche e modi di vedere il cinema.
Non tutti i corti si possono definire belli, ma l'originalità di questo esperimento cinematografico rende questo film una chicca per tutti i cinefili in cerca di qualcosa di nuovo.

Qui sotto potrete trovare una scarna spiegazione della trama e un'ancora più scarna recensione da parte del sottoscritto (questi corti durano in media meno di 5 minuti a testa, parlarne troppo vorrebbe dire rivelare tutto, quindi scusate se a volte sarò parecchio criptico).

A: Apocalypse - Regia di Nacho Vigalondo (Spagna)
Una donna tenta disperatamente di uccidere suo marito. Il perché di questo gesto è spiegato solo alla fine.
Non il migliore tra i corti, ma abbastanza ben fatto. Diciamo che è nella media. La spiegazione finale è leggermente pazzesca e davvero poco plausibile, ma intrattiene.

B: Bigfoot - Regia di Adrian Garcia Bogliano (Messico)
Una coppietta di ragazzi sta per fare l'amore, ma la sorellina del ragazzo non ne vuole saperne di dormire. Allora lui, aiutato dalla fidanzata, racconta alla bambina che, se non farà la brava, arriverà il pauroso Bigfoot (messicano ndr) e la porterà via.
Creare una storia incentrata su Bigfoot (leggendario uomo scimmia dei boschi nord americani e parente stretto dello yeti nepalese) e ambientarla a Città del Messico è una follia. Bogliano crea una buona storia di suspance e, merito anche del discreto cast, la trama prende parecchio. Purtroppo il finale non è dei migliori. Comunque buono.

C: Cycle - Regia di Ernesto Diaz Espinoza (Cile)
Un uomo è costretto a rivivere sempre lo stesso giorno. Decide di porvi rimedio ma non sembra avere scampo.
Storia che sembra tratta dal serial: "Ai confini della realtà", con qualche goccia di sangue in più e un pò di cattiveria. Carino

D: Dogfight - Regia di Marcel Sarmiento (USA)
In un'arena clandestina che ricorda molto lo scantinato di Fight club, si assiste a un combattimento all'ultimo sangue tra un cane e un essere umano. Le cose prenderanno presto una piega inaspettata, sopratutto per gli spettatori della lotta.
Molto bello da un punto di vista tecnico, altrettanto bello anche dal punto di vista attoriale. Sembra uno spot (per una volta riuscito) contro la crudeltà verso gli animali. (Ab)uso del rallenty che, una volta tanto, non guasta.

E: Exterminate - Regia di Angela Bettis (USA)
Un uomo cerca di uccidere un ragno, ma quest'ultimo si salva e medita vendetta.
Corto abbastanza moscio che vorrebbe creare repulsione ma non ci riesce molto bene.

F: Fart - Regia di Noburo iguchi (Giappone)
Una bella e infelice studentessa giapponese si ritrova a scorreggiare. La sua graziosa insegnante: la signorina Yumi, se ne accorge. Dopo l'imbarazzo iniziale tra le due nasce un amore saffico condito da peti, fino a quando la studentessa si ritroverà risucchiata nell'ano dell'insegnante e troverà finalmente la pace e la serenità.
I giapponesi sono dei fottuti pazzi (parte 1)

G: Gravity - Regia di Andrew Traucky (Australia)
Un surfista va al mare con la sua tavola, qualcosa lo fa cadere in acqua e il surfista muore. Stop !?!
Corto più inutile che brutto. Che diavolo avrà fatto Traucky con i 5000 dollari?

H: Hydro-Eletric diffusion - Regia di Thomas Cappellen Malling (Norvegia)
Seconda guerra mondiale: Un cane aviatore britannico (credo) assiste eccitato a uno spettacolo di spogliarello di una sexy volpina che poi si rivelerà una nazista. Ne seguirà uno scontro senza esclusioni di colpi.
Divertente e colorato corto con attori travestiti molto bene da animali. Non il migliore ma sicuramente simpatico.

I: Ingrown - Regia di Jorge Michel Grau (Messico)
Una donna legata dentro la vasca da bagno viene torturata da un uomo.
Corto che ho trovato abbastanza deludente. Se Dogfight sembrava una pubblicità contro il maltrattamento degli animali, questo potrebbe essere una pubblicità contro la violenza sulle donne. Ma non ha assolutamente il mordente che ha il lavoro di Sarmiento.

J: Jidai-Geki - Regia di Yudai Yamaguchi (Giappone)
Un samurai si appresta a compiere harakiri (il suicidio rituale giapponese), mentre il suo aiutante è incaricato di dargli il colpo di grazia decapitandolo. Il problema è che l'aiutante, preso dal panico e da un forte stress, vede il samurai fare smorfie ridicole e facce buffe.
I giapponesi sono dei fottuti pazzi (parte 2)

K: Klutz - Regia di Anders Morganthaler (Danimarca)
Cartone animato: Una donna va in bagno e fa "quella grossa". Arrivato il momento di tirare lo sciacquone si accorge che quello che ha prodotto non ci pensa proprio a farsi risucchiare attraverso i tubi del water. Ne esce una lotta furibonda.
Devo ammettere che ho riso dall'inizio alla fine. Simpaticissimo.

L: Libido - Regia di Timo Tjahjanto (Indonesia)
Due uomini sono costretti a masturbarsi. Il primo a venire potrà sopravvivere mentre il secondo verrà impalato.
Corto ottimo da un punto di vista tecnico, insulso (e volgare) per quanto riguarda il resto. Bocciato.

M: Misscarriage - Regia di Ti West (USA)
Una donna è alle prese con un water ostruito. Che cosa sarà?
L'idea poteva anche essere carina (per quanto macabra), ma la rappresentazione è abbastanza deludente.

N: Nuptials - Regia di Banjong Pisanthanakun (Thailandia)
Un uomo addestra un pappagallino a chiedere alla sua fidanzata se vuole sposarlo. Il pennuto lo fa e le cose sembrano andare per il meglio, almeno fino a quando l'uccello non si lascia sfuggire qualche frase di troppo.
Corto che ha la consistenza di una barzelletta. Abbastanza divertente ma sotto la media.

O: Orgasm - Regia di Helene Cattet & Bruno Forzani (Francia)
Rappresentazioni dell'orgasmo femminile.
Per ovvie ragioni non ho mai provato in prima persona l'orgasmo femminile. Il corto di questo duo francese è così ben fatto ed elegante da darmene un assaggio. Davvero un lavoro notevole.

P: Pressure - Regia di Simon Rumley (Gran Bretagna)
Una povera madre tenta di sbarcare il lunario e contemporaneamente regalare una bicicletta alla figlia per il suo compleanno. Per farlo dovrà accettare un lavoro parecchio sui generis.
Forse il corto migliore. Atmosfere riuscitissime, ottimi movimenti di camera, prova attoriale ben oltre la sufficienza e finale angosciante. Non è un lavoro che si dimentica.

Q: Quack - Regia di Adam Wingard (USA)
Il regista non è affatto contento della lettera capitatagli e del budget ridotto all'osso. A farne le spesse rischia di essere una povera paperella.
Meta-corto che la butta sull'autoironia del regista. Una cazzatona che strappa un sorriso.

R: Remove - Regia di Srdjan Spasojevic (Serbia)
Un uomo viene torturato da dei medici finché non si ribella.
Corto che parla metaforicamente degli sfruttatori che gravitano attorno il mondo dell'arte. Questo lavoro punta in alto, ma non riesce a fare molta strada. Sotto la media.

S: Speed - Regia di Jake West (Gran Bretagna)
Una donna è inseguita da un demone e, nonostante i suoi sforzi, prima o poi dovrà farci i conti. Non ne uscirà nulla di buono.
Bellissimo corto (per me il migliore). Non posso parlarne approfonditamente perché svelerei il colpo di scena finale. Comunque da vedere.

T: Toilet - Regia di Lee Hardcastle (Gran Bretagna)
Episodio girato in stop-motion: Un bambino ha paura di fare i suoi bisogni nel water e le strane fobie del padre non l'aiutano di certo. Ben presto tutta la famiglia si accorgerà che la paura del bambino non è mal riposta.
Altro corto di altissimo livello, con una sana mescolanza di commedia e cinismo.

U: Unearthed - Regia di Ben Wheatley (Gran Bretagna)
Dei villici braccano una vampira che tenta disperatamente la fuga. (Intero corto visto dalla visuale della vampira)
Sembra un livello di Doom (Lo so, per quanto riguarda i videogiochi sono decisamente retrò). L'ho trovato carino, ma i corti di alto livello sono altri.

V: Vagitus - Regia di Kaare Andrews (Canada)
Siamo a Vancouver in un futuro prossimo: la riproduzione umana è sottoposta a regole severissime e chi non sottostà alle regole viene eliminato. Un gruppo di ribelli cerca di difendere un "bambino fuorilegge", ma il bambino sa proteggersi bene da solo.
Sicuramente Andrews è il regista che ha saputo sfruttare al meglio il budget di 5000 dollari (gli effetti speciali sono molto buoni). La storia però risulta davvero troppo caotica. Se questo corto fosse espanso di qualche altro minuto probabilmente sarebbe migliore.

W: What The Fuck - Regia di Jon Schnepp (USA)
Una serie caotica di immagini strane e sconnesse tra loro che vi farà letteralmente dire: "Che cazzo!", che poi è più o meno quello che vuol dire What the fuck!
A qualcuno sicuramente piacerà. A me no.

X: XXL - Regia di Xavier Gents (Francia)
Una donna piuttosto grassa viene presa ripetutamente in giro per strada a causa del suo aspetto. Una volta arrivata a casa decide di dire addio ai chili di troppo in un modo che nessun dietologo consiglierebbe.
Il corto dove abbonda più sangue e troculenza. Ma le vere parti disturbanti sono quelle ambientate per la strada e che vedono la povera protagonista derisa per il suo peso. Un ottimo lavoro.

Y:Young buck - Regia di Jason Eisener (Canada)
Un bidello pedofilo subisce la vendetta di un bambino di cui aveva abusato.
Girato come se fosse un videoclip... francamente mi è sembrato una cazzata.

Z: Zetsumetsu - Regia di Yioshihiro Nishimura (Giappone)
Una nazista con delle tette niente male e un pene artificiale da cui fuoriesce una lama affilata combatte contro una giapponese piatta che però riesce a sparare ortaggi dalla vagina. Gli ortaggi verranno affettati dalla lama-pisello e finiranno in un calderone per poi essere mangiati da degli uomini nudi. Tutto questo mentre un uomo su una carrozzina vaneggia di attentati, energia nucleare, supremazia giapponese e molte altre cose.
I giapponesi sono dei fottuti pazzi (parte 3)

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