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martedì 25 marzo 2014

LE PIU' BELLE FIABE POPOLARI ITALIANE

Edito da Newton Compton Editori nel 2003. Riproposto nel 2013

Dalla quarta di copertina: Le fiabe italiane sono tra le più ricche di fantasia e di creatività dell'intera produzione mondiale. Presentiamo in questa antologia un'accurata selezione delle favole popolari di tutte le regioni d'Italia, una tradizione culturale che si compone di migliaia e migliaia di racconti magici, in origine resi e tramandati spesso nei dialetti, straordinariamente espressivi; perle di rara bellezza, veri e propri tesori letterari, cominciando da quel capolavoro di tutti i tempi che è "Lo cunto de li cunti" di Giambattista Basile, napoletano, costituito da storie meravigliose di fate, orchi, magie, incantesimi, principesse rapite e animali fantastici, in cui spesso irrompe il realismo della vita quotidiana con effetti gradevoli e bizzarri. 
I nostri capolavori fiabeschi sono spesso ignorati; costituiscono invece un patrimonio culturale di eccezionale valore di cui dobbiamo riappropiarci, specialmente oggi, quando non esistono più momenti di raccoglimento privati, e la televisione e i social network invadono il nostro tempo libero. Leggendo, raccontando, citando una fiaba popolare, riscopriamo speranza e ottimismo. Infatti, come dice una canzone siberiana: "Un popolo che non racconta più fiabe è destinato a morire di freddo".

Chi mi conosce non lo direbbe, ma da sempre sono un grande appassionato di fiabe provenienti da tutto il mondo. Nella mia personale biblioteca fanno bella mostra le storie raccolte dai fratelli Grimm, quelle raccolte da Nelson Mandela nel suo "Le mie fiabe africane" già recensito in questo blog, poi potrei citare Esopo, le Mille e una notte, le storie di fantasmi giapponesi e altri ancora.
Questo perché credo che la cultura di un popolo passi obbligatoriamente attraverso la sua fantasia, e cosa c'è di più fantasioso di una fiaba?
In questa raccolta curata dall'Antropologa romana Cecilia Gatto Trocchi, c'è spazio per 158 fiabe provenienti da tutta italia. Un vero e proprio melting pot di cultura popolare dello stivale, con tutte le sue differenze regionali, i miti, le credenze, che nei secoli hanno contribuito a rendere questo paese così sfaccettato e unico.
Ora, nel periodo d'oro della tecnologia, le differenze, così importanti nel passato, si stanno irrimediabilmente perdendo. Forse è inutile cercare di combattere questo progresso, ma credo sia vitale non dimenticare chi eravamo. In questo anche le fiabe hanno la loro importanza, e vederle lentamente morire dimenticate è un po' come far morire una parte di noi. Una parte che, nel bene e nel male, non tornerà mai più.

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