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domenica 9 marzo 2014

L'UOMO DEI CERCHI AZZURRI - FRED VARGAS

Scritto nel 1991, pubblicato in Italia da Einaudi nel 2007

Dalla quarta di copertina: Sui marciapiedi di Parigi vengono tracciati da mesi strani cerchi con il gesso azzurro. In mezzo ai cerchi, un tappo, un portachiavi, un gatto... Giornalisti e psichiatri si divertono a discuterne, ma il commissario Adamsberg, appena trasferito a Parigi, pensa che non ci sia proprio nulla da ridere. Lui lo sente, lo sa, che quei segni trasudano crudeltà. E aspetta. Aspetta che nel cerchio azzurro compaia il primo cadavere.

Adoro lo stile di Fred Vargas, pseudonimo della scrittrice e archeologa francese Frédérique Audouin-Rouzeau. Adoro i suoi personaggi che sembrano scaturire da un mondo quasi fiabesco, i suoi dialoghi al limite (e spesso al di là) del grottesco, le sue descrizioni mai banali.
Questo fu il primo libro dedicato al commissario Adamsberg, nativo dei Pirenei e trasferito a Parigi grazie alle sue doti da strano segugio. Un protagonista parecchio sopra le righe, che con la sua aura affascinante non fatica certo nel rimanere magnetico, proprio come il comprimario Danglar: avvinazzato ispettore di mezza età, dalla grande cultura e padre scapolo (in realtà la moglie è scappata con l'amante) di 5 figli.
Le pagine scorrono via senza che il lettore quasi se ne accorga. Il mistero è ben congeniato e la semplice azione di una mano anonima che traccia cerchi nelle strade di Parigi con un gesso azzurro basta incredibilmente a mantenere alta l'attenzione. Strano ma vero, la stessa inizia a scemare proprio quando nei cerchi vengono ritrovati i primi cadaveri. Qui la storia non si separa molto dai classici gialli alla Agatha Christie e le vicende assumono un qualcosa di già letto, pur rimanendo fedeli alla poetica della scrittrice francese.
Il finale è piuttosto inverosimile e forse troppo artificioso, ma nel complesso funziona più che bene. Francamente ho preferito l'unico (fino ad ora) altro romanzo letto con protagonista Adamsberg: "La cavalcata dei morti", ma devo dire che dopo questo "Uomo dei cerchi azzurri", la voglia di tuffarmi in altre imprese del commissario Parigino di origine pirenaica è aumentata a dismisura.
Consigliato.

Dallo stesso autore: La cavalcata dei morti

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