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lunedì 1 ottobre 2012

NOTTE BUIA, NIENTE STELLE - STEPHEN KING

Edito da Sperling & Kupfer nel 2010

In questa raccolta di quattro novelle, il Re del brivido diventa Re del cinismo. Non a caso lo stesso King conclude il libro con una postilla: "Le storie raccolte in questo libro sono molto dure. Forse, in certi momenti, le hai trovate difficili da leggere. Ti assicuro che io stesso, in certi momenti, le ho trovate difficili da scrivere."
Le donne sono protagoniste assolute di tre storie su quattro. Donne, magari non propriamente scevre da difetti (sopratutto per quanto riguarda la prima storia), ma accomunate da un perverso rapporto con uomini frustrati e feroci. King non è nuovo a cose del genere, (penso a Dolores Claiborne o a Rose Madder) ma in queste pagine raggiunge l'apice del suo femminismo che si protrae da oltre vent'anni.

Vediamo le novelle nel dettaglio:

1922:(Dal risvolto di copertina) Un agricoltore uccide la moglie e la getta in un pozzo. La sua colpa? Voler vendere un lotto di terra ricevuto in eredità. "La terra è affare dell'uomo, non della donna." Siamo in Nebraska nel 1922.
Il racconto più cupo della raccolta e, insieme a: La giusta estensione, l'unico con risvolti paranormali. E' difficile provare simpatia o anche solo empatia per la coppia di agricoltori protagonisti. Wilfred non si fa tanti scrupoli a uccidere la sua stessa moglie pur di averla vinta, mentre Arlette è una donna viscida ed estremamente sgradevole (così tanto da meritarsi la morte?). L'unico personaggio positivo è il figlio della coppia: Henry che, plagiato dal padre, lo aiuta nell'omicidio. E' in lui che riponiamo le nostre speranze, ma le cose non saranno tanto semplici.
Un buon racconto.

MAXICAMIONISTA: (Dal risvolto di copertina) Tess scrive gialli "rassicuranti", popolati da vecchiette che giocano ai detective. Una sera, viene aggredita e stuprata da una misterioso "gigante". Creduta morta e lasciata in un canale di scolo, sopravvive e medita vendetta.
Altro discreto pugno nello stomaco. Qui la maestria di King nel descrivere gli stati d'animo della povera Tess dopo lo stupro è magistrale.Sembra quasi di provare i suoi stessi dolori, la sua stessa angoscia, la sua stessa vergogna e, infine, il suo stesso furore.
Da leggere assolutamente.

LA GIUSTA ESTENSIONE: (Dal risvolto di copertina) Streeter, bancario malato di cancro, incontra il Diavolo nelle fattezze di un venditore ambulante. L'affare che conclude decide la sorte del suo migliore amico, colpevole di avergli rubato la ragazza tanti anni prima.
Questo racconto o lo si odia o lo si ama. A me non ha fatto impazzire; (credo che avrebbe potuto dare molto di più se si fosse dilatato almeno il doppio). Devo però riconoscere che scrivere una storia originale su un patto con il diavolo non è cosa di tutti i giorni, inoltre è interessante scoprire la psicologia del protagonista che, dopo una vita passata come persona fondamentalmente buona, capisce di nascondere dentro di sé un'anima tutt'altro che candida... e che la cosa non gli dispiace poi molto.
Cinismo ai massimi livelli.

UN BEL MATRIMONIO: (Dal risvolto di copertina) Due anni dopo le nozze d'argento, Darcy scopre che suo marito custodisce in garage un segreto. Un fiume di pazzia scorre sotto il prato fiorito del loro matrimonio. Che fare? Tirare avanti come prima o cercare una via d'uscita?
Una novella su un serial killer rigirata al contrario. Secondo me questo è la storia migliore dell'antologia, scritta in maniera superba e con un finale semplice ma estremamente potente. Non sono riuscito a staccare gli occhi dalle pagine del libro fino alla parola fine. Poi avrei voluto ricominciare da capo.
Da non perdere assolutamente.

In conclusione un libro che non entra nella top ten dei romanzi Kinghiani, e potrebbe finire (per un pelo) nel podio delle raccolte di racconti dell'autore del Maine. Però di sicuro non si tratta di tempo perso. Lo consiglio anche ai non fan del Re del brivido. (Gli altri se lo saranno già procurato da tempo).

Dallo stesso autore: La leggenda del ventoJoyland22/11/63ShiningColorado KidDoctor SleepL'acchiappasogni

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