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mercoledì 19 giugno 2013

JOYLAND - STEPHEN KING

Pubblicato nel 2013

Credo che questo Joyland sia l'esempio calzante di cosa King intenda quando dice di volersi prendere una pausa. Un po' come quegli stakanovisti che dopo un allenamento spossante, finisco il tutto con una "corsetta defaticante" di una ventina di minuti (pazzi!).
Infatti l'infaticabile re del brivido non ci pensa proprio a mollare la penna e, tra il pregevolissimo 22/11/63 e il lavoro di prossima uscita "Doctor Sleep" (sequel di Shining), ci regala un semplice giallo a tinte paranormali, ambientato in un luna park nei primi anni '70 con annessa storia d'amore e dramma.
Non fraintendetemi, dalle pagine ne esce una storia niente male, ma non credo che questo Joyland riuscirà mai a uscire dal limbo dei lavori minori di King che, tra l'altro, pesca a piene mani da alcuni suoi romanzi del passato. Possiamo infatti trovare numerosi rimandi a "Christine: La macchina infernale", "Duma key", "Torno a prenderti", "Shining" e chissà a quanti altri.
I personaggi sono come sempre ben descritti e la storia prende, sopratutto per le interessanti divagazioni di King sulla "parlata dei giostrai" e le ottime atmosfere realizzate durante le apparizioni della povera ragazza uccisa anni prima nel tunnel dell'orrore del luna park. Il finale è piuttosto canonico ma gradevole e il retrogusto amaro che ha tutta la vicenda contribuisce ad innalzare il livello di empatia del lettore.

Un discreto lavoro, ma lontano anni luce dalle migliori opere Kinghiane. Consigliato comunque ai fan del re del brivido e a chi ama lasciare qualche lacrimuccia dopo aver chiuso il libro. Sconsigliato agli amanti del giallo puro che, con ogni probabilità, conosceranno mille altri  autori che sanno trattare la materia in maniera migliore.

Dallo stesso autore: 22/11/63La leggenda del ventoNotte buia, niente stelleShiningColorado KidDoctor Sleep, L'acchiappasogni

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